Dietro le Quinte del Junior Eurovision 2024: il nostro racconto dalla Sala Stampa di Madrid

Lavorare al Junior Eurovision Song Contest 2024 a Madrid è stata un’esperienza entusiasmante, capace di mescolare adrenalina, professionalità ed un pizzico di magia. La manifestazione, che celebra giovani talenti provenienti da tutta Europa, rappresenta non solo una competizione musicale, ma anche un’occasione di incontro tra culture diverse.

La sala stampa, come sempre ad Eurovision, ha rappresentato anche stavolta il cuore pulsante dell’evento: un luogo dinamico dove il tempo sembra scorrere a velocità folle. Giornalisti, fotografi, operatori video e blogger si muovono freneticamente, catturando ogni istante di una competizione che vive di emozioni spesso improvvise.

Lo spazio dedicato alla stampa è stato sicuramente un punto di forza dell’edizione di Madrid. Gli ampi locali, moderni e ben attrezzati, hanno permesso a tutti noi di svolgere il nostro lavoro in modo efficace, in un’atmosfera collaborativa che ha facilitato lo scambio di idee tra media, delegazioni, ed organizzatori. La realizzazione di una zona di lavoro multifunzionale ha inoltre permesso di assistere alle conferenze stampa, realizzare interviste e sessioni fotografiche direttamente in un unico luogo.


Quest’anno, nonostante un’apertura piuttosto breve di solo due giorni, l’allestimento è stato implementato a regola d’arte. Le restrizioni sugli accrediti, che purtroppo hanno escluso tanti nostri bravi colleghi, hanno però permesso una gestione molto più snella dell’intera macchina eurovisiva ed anche di avere rapido accesso alle interviste con i cantanti. Ciò è molto importante, dato che il compito principale dell’organizzazione è quello di facilitare le interazioni tra i giovani artisti ed i media.

Un aspetto particolarmente gratificante è stata lavorare a stretto contatto con i partecipanti. Questi giovani talenti, pur essendo alle prese con un concorso internazionale, trasmettevano un’energia positiva e contagiosa. È stato affascinante poter osservare come, dietro le quinte, ogni delegazione lavorasse con dedizione per rappresentare al meglio il proprio paese.

OGAE Italy con la Delegazione Italiana a Madrid


Infine, è tornato in sala stampa anche il ricco ed apprezzatissimo buffet di deliziose specialità culinarie locali, quest’anno addirittura servite da camerieri in livrea, che non vedevamo ad Eurovision da diverse edizioni, ormai.

In definitiva, lavorare al Junior Eurovision Song Contest ci è sembrato molto più di un semplice incarico professionale. È stata un’esperienza che ci ha arricchito dal punto di vista umano e culturale, e siamo felici di aver partecipato ad un evento che ha contribuito ad unire l’Europa attraverso la musica ed il talento di meravigliosi giovanissimi artisti.


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